venerdì 2 novembre 2012

V

Odio quell'odore di disinfettante, di chiuso, di malato. Un odore che è peggiore di quello degli ospedali.
Odio quei colori pallidi e squallidi alle pareti.
Odio quella non curanza, indifferenza, o forse ancor peggio: quella finta attenzione che la gente presta, i falsi pretesti, le chiavi, i cancelli e le porte chiuse.
Odio quelle prediche da mamma buona che nascondono solo mootonia e un ipocrita senso del dovere.

Dalla storia, mi spiace dirlo, alle volte non si impara proprio niente. E le persone troppo spesso sono superficiali, con tendenze al materialismo più che ai veri sentimenti.
L'uomo è ancora troppo spesso strumentalizzato, usato come oggetto commerciale, buono solo a fare soldi, ridotto a mero numero. Mi chiedo come ciò sia possibile. Ho l'amaro in bocca, sono disgustata, arrabbiata allo stesso tempo. Ho una stretta al cuore nel pensare a qunto vale la vita di una persona, un'intera esistenza!  La vita è negli occhi, nel cuore e nella mente. La mente custodisce i ricordi, il cuore le emozioni e gli occhi raccontano la storia, la nostra.

Con il cuore ancora stretta in questa morsa fredda e tremante mi auguro (e vi auguro) che le vite di ognuno siano ricche, felici, piene d'amore, di rispetto, di paure da vincere, di persone da amare e che ci amano, di dolori da sopportare e superare a testa alta, insomma.... che sia Vita sempre e comunque. Una Vita, appunto, con la V maiuscola! Sempre, fino alla fine...

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