domenica 24 giugno 2012

gli occhi...

Poter parlare con il cuore nella mano e la speranza negli occhi, lasciare che sia l'anima a dire ciò che deve nella consapevolezza che si sta facendo la cosa giusta. Perchè ci tengo e ci credo veramente, non mi arrendo, rimango ferma,in piedi, ance se un po' traballante.
Credo nel futuro, nel sole, nella felicità, nella gioia e negli occhi!

Gli occhi, lo specchio dell'anima. E' così... e ho letto la verità negli occhi.

Gli occhi come specchi intimi dell’esistenza,
fanno danzare nel proprio mondo
i sogni di una vita anche quelli
più profondi e intensi.

Più mi soffermo e scruto gli occhi,
e più come non mai mi ci perdo
come labirinti privi di uscita. 

Come immensi universi colmi
di speranza, piccole e grandi stelle
indicano il cammino verso la pace
nel cuore, senza mai trovare tregua…

Se uno sguardo è sincero in essa
si nascondono pensieri e desideri 
che come eterna luce mantengono
viva la propria anima e quella
altrui… 

Come immensi specchi d’acqua, 
gli occhi sanno riflettere la luce tenue
della luna e con essa illuminare
le più, malinconiche notti.

Uno sguardo vale più di mille parole
e sa mostrare senza timore la 
passione di amare… 

La meraviglia giace nei nostri occhi,
e da innamorati viandanti ci
soffermiamo e contempliamo
la bellezza della vita.

Gli occhi sono lo specchio della
nostra anima, racchiudono 
la nostra più intima 
verità…

Gli occhi sono come le porte della
nostra vita, chiuderli sarebbe
come rinunciare a vivere…

Mille sguardi accompagnano la nostra vita e 
come miliardi di stelle nel cielo ci permettono di sognare…


Io ci credo!

2 commenti:

Unica-mente ha detto...

‎Gli erano entrate negli occhi, quelle due immagini, come l’istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata. Se le sarebbe portate dietro per sempre. Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand’è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell’immagine, da quel suono, da quell’odore. Alla deriva.

A. Baricco, Castelli di Rabbia

kikka09 ha detto...

allora bisogna vivere questa felicità prima che sia tardi!